La sentenza ripropone il problema della identificabilità in rete
YouTube (e quindi Google) ha vinto, Viacom ha perso. La società Viacom aveva incolpato Google di aver messo online, tramite YouTube, 160.000 clip non autorizzati traendone enormi profitti, incoraggiando oltretutto gli utenti a violare il copyright, e aveva chiesto un risarcimento di un miliardo di dollari. Un giudice del tribunale di New York dà ragione a Google e con una sentenza di 30 pagine stabilisce che non c’è stata nessuna violazione del copyright.
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