Siamo uomini o toporagni?

Oggi… aspetto con calma che mi paghino un paio di fatture. Non sono andato a pagare la bolletta scaduta… ci andrò domani. In famiglia abbiamo mangiato… all’una e mezza. Forse ricomincio a lavorare… ma con calma. Perché sono venuto a sapere nei social network… che oggi è il giorno della lentezza.

Ok, basta con i puntini di sospensione che dovevano dare l’idea della lentezza e che mi hanno riportato ai tempi in cui flirtavo nelle chat. Applaudo l’iniziativa della lentezza, con somma gioia. Mi ricordo di quando il mio professore di matematica, Silvano Tiberi, ci faceva osservare come il mondo di oggi sia diventato frenetico; ci raccontò una volta in TV c’era “Intervallo”, e per 5 minuti si guardava con calma foto di città e paesaggi con pecorelle. Mi viene in mente un discorso di A. W. Tozer, che sottolineava come una generazione cresciuta a pane e bottoni sia incompatibile con un cristianesimo fatto di lunghe meditazioni nei deserti. Le multinazionali vogliono farci vivere ad un ritmo più elevato: lavorare di più per stressarsi di più per guardare più televisione per poi comperare le cose che vediamo in TV per poi dover lavorare di più per pagare le cose comperate: cercate su Youtube “La storia delle cose”.

Sfogliando una vecchia enciclopedia della Fabbri Editori (Conoscere), sono rimasto colpito dal toporagno e dal suo stile di vita frenetico. Secondo Wikipedia “i toporagni mangiano quotidianamente una quantità di cibo equivalente all’80-90% del loro peso corporeo. Non vanno in letargo. […] I toporagni difendono il territorio: scacciano i rivali e accettano la compagnia solo per formare la coppia. Molti scavano la tana per immagazzinare il cibo e per sottrarsi alla vista dei predatori. […] A differenza dei mammiferi, alcune specie di toporagno sono velenose.”

Signori, signore e Signorini, che differenza c’è fra un toporagno e un concorrente di reality sciò?

toporagno

2 thoughts on “Siamo uomini o toporagni?

  1. Quoto al 100% il post e devo ringraziarti per avermi stuzzicato ad andare a guardare il video “La storia delle cose”, purtroppo questa è la triste realtà e se non facciamo qualcosa per fermare questo circolo vizioso succederanno cose disastrose…

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