La mia lettera aperta a Beppe Grillo

Mi dispiace molto caro Beppe. Mi ricordo da piccolo quando registrai su VHS il tuo show su Raiuno, in due parti se non sbaglio. Ti ho ammirato per la tua lungimiranza nei crack Parmalat e Cirio. Ma sono sempre rimasto fuori dai V-day e dal Movimento 5 Stelle. Per una mia grande educazione al rispetto, non sono capace di chiamare Morfeo un presidente della repubblica, per esempio. Allo stesso modo, chi ha vinto democraticamente le elezioni, ha il diritto di governare e va rispettato. L’opposizione va fatta, ma sempre su basi politiche. Se sei un comico e fai satira, puoi permetterti di prendere in giro un politico per dei suoi difetti fisici o tic nervosi. Ma se fai politica, devi mantenere un discorso politico.

Ah già, tu non fai politica, il tuo è un movimento. Però ti ho trovato sulla scheda elettorale, e per la legge il Movimento 5 Stelle è un partito. Non ti nascondere dietro ad un dito: hai voluto continuare a fare il comico anche entrando in politica. Hai parlato alla pancia delle persone, e la gente ti ha votato perché hai dato voce alla sofferenza. Ti va riconosciuto il merito di saper interpretare una realtà e di prevedere le evoluzioni. Ma poi anche questa tua capacità sembra essere venuta meno.

Avrei votato anche M5S, se qualcuno non mi avesse avvisato che il movimento per ora ha intrapreso la stessa strada del fascismo; ad ogni modo, hai fatto entrare in parlamento gente che non sapeva nemmeno come proporre una legge. Per fare un paragone, è come se l’URSS avesse mandato all’indomani del disastro di Chernobyl delle matricole di ingegneria nucleare col compito di bonificare l’impianto e gestire i reattori restanti, trascurando completamente la radioattività del luogo.

Il “triello”

Le elezioni hanno ricreato la stessa scena che il grande Sergio Leone ha portato sugli schemi cinematografici.

triello

Quando il PD ti ha offerto la possibilità di governare lasciando fuori dai giochi Berlusconi, hai voluto fare il gradasso. Ormai ti sentivi onnipotente. Contavi su nuove elezioni e una maggioranza assoluta. “Uno vale uno”. Ma due valgono di più di uno solo. I tuoi seguaci ti hanno scongiurato. “Chi si aspettava un’alleanza col PD, ha sbagliato a votarci”. Il povero Bersani pur di realizzare le sue ambizioni personali ha provato ad abbozzare un approccio, ma per il tuo orgoglio tutti i tuoi sforzi sono stati buttati al vento e la vecchia politica si è garantita altri 7 di sopravvivenza. Come si dice alla fine del film “Fascisti su Marte”, destra e sinistra sono solo un’illusione per il popolo, e tu l’hai pure detto! A proposito, strano che nessuno abbia pensato a Corrado Guzzanti come presidente della Repubblica: già che c’eravamo…

Berlusconi ha spaccato nel mezzo la sinistra. Della coalizione rimarranno solo due parti inconciliabili, i renziani e SEL: la vera divisione è fra pensiero liberale e neo-socialismo fiscale. I deputati del M5S diventeranno la barzelletta di tutti e il PDL farà incetta. E’ la legge della giungla: in questo caso il giovane leone Grillo ha cercato di scalzare il vecchio leone Berlusconi che però aveva in serbo ancora una zampata. Nel frattempo i bancari montiani come iene approfittano dei resti.

E adesso mi esci fuori con Rodotà? Chiudi la stalla quando i buoi sono già scappati? Ma io mando te e Zip War Airganon a quel paese.

2 thoughts on “La mia lettera aperta a Beppe Grillo

  1. E’ passato più di un anno e in soldoni, non è stato fatto nulla. La disoccupazione è a livelli stellari, l’ emigrazione è molto alta, non c’è sicurezza; ci sono state solo parole da chi ci ha governato, in particolare dalla (forse folle) coalizione PD con PDL…. Ogni anno sempre belle parole, siamo usciti dalla crisi, oppure bisogna tenere duro, poi le statistiche ufficiali ISTAT pesano come dei macigni… eppure qualcuno crede sempre alle parole.

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