Non lavorare duro. Lavora intelligente.

Incorporo un interessante aggiornamento pubblicato da Alessandro Mencarini su Google Plus. Segue una mia traduzione in italiano.

Aspetta un attimo. Qual è il messaggio che si vuole trasmettere qui? “Prenditi la libertà di rovinare un prodotto in nome della semplificazione del tuo compito”?

Questo operaio ha praticamente rimosso il 47,64% del materiale dall’oggetto che doveva trasportare. Se uno dei suoi colleghi avesse rimosso il 47,64% dal suo cubo per farne uno più piccolo si sarebbe pure lui spostato più velocemente. Ma sarebbe stato licenziato per questo.

In un’ottica di rimodellamento del cubo, perché non ricavarne un cilindro? Rotola bene come una sfera, ma è sufficiente rimuovere solo il 21,46% del materiale. Serve anche meno lavoro di intaglio.

Rimanendo in questo argomento, ad ogni modo quanto tempo ha impiegato l’operaio a ricavare una sfera da un cubo? Evidentemente non ha perso del tutto il suo vantaggio. Ma ha fatto tutto il lavoro con quel coltellino? Stiamo scherzando? Vi rendete conto di cosa significhi creare una sfera perfetta a partire da un cubo? […]

Se la consegna era consegnare un cubo intero, l’operaio ha fallito in  partenza. Se l’obiettivo era portare più materiale nel minor tempo possibile, avrebbe dovuto tagliare 4 lati del cubo (con il solo 17,16% del materiale rimosso). Un prisma ottagonale rotola più che bene, con poca perdita di materiale e tempo.

Ma, per quanto ne sappiamo, quando i lavoratori arrivano a destinazione potrebbero dover sovrapporre i cubi. In questo caso il nostro cosiddetto operaio intelligente ha consegnato un oggetto inutilizzabile! Bravo operaio, sei proprio intelligente!

A proposito, il titolo suonerebbe meglio così: “lavora intelligentemente”.

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