Ho appena lanciato un bot su Twitter che si prefigge l’obiettivo di dare maggiore visibilità a tweet che se la meritano e l’ho chiamato “Il Buon Retwittatore”. Non serve seguire il bot per essere presi in considerazione, anche se non escludo di prendere in considerazione tale fattore per il futuro. Per il momento il ranking dipende da:
- numero di volte in cui il tweet è stato aggiunto ai preferiti (“stellinato”) e retwittato (ma contano più le stelline)
- lunghezza del tweet (più è lungo e più si presume che sia di qualità)
- numero di stelline messe dall’utente (vengono premiati i generosi)
- anzianità dell’account Twitter
- lunghezza della bio (conta di meno rispetto alla lunghezza del singolo tweet)
- basso numero di follower (si cerca di dare più voce a chi è poco seguito)
- basso numero di following (in questo modo si ribilancia il ratio e si migliora la qualità)
- basso numero di hashtag (sono fortemente penalizzati)
- basso numero di url (meno penalizzati rispetto agli hashtag)
- basso numero di mention (meno penalizzate rispetto agli url)
- basso numero di foto (meno penalizzate rispetto alle mention)
I dettagli tecnici li trovate su weblogix.biz, Sviluppo di un bot per Twitter.
Che dire, è bello giocare a fare i Google una volta tanto 🙂
Image credits: “2012 NASCAR Sprint Cup Series FedEx 400 at Dover International Speedway” by Michieliosios – Own work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.
Molto interessante, è stato molto complesso sviluppare questo bot ? di solito non sono cose da poco… tra studiare le api e mettere insieme tutto il codice, le prove e le correzioni. Sicuramente ha un ottimo potenziale come cosa.
Due giornate di lavoro, compreso studio delle API di cui ero a digiuno.