Ora forse sì che ne possiamo uscire migliori

A peste, fame et bello libera nos, Domine.

Epidemie, carestie e guerre erano i tre flagelli che colpivano ciclicamente le popolazioni del medioevo, magari pure insieme. Oggi, a un secolo di distanza dalla prima guerra mondiale e dall’epidemia di influenza spagnola l’Europa si è trovata a fronteggiare la pandemia da corona virus e una guerra alle proprie porte. A questo punto mi è venuto spontaneo andare a vedere se per caso negli anni ’20 del secolo scorso ci fosse stata qualche carestia, e ho scoperto che ce ne sono state due: prima in Polonia e poi… in Russia.

E per quello che riguarda la carestia? Anche se i cambiamenti climatici mettono a dura prova il settore agricolo le moderne tecnologie permettono di creare scorte di cibo che teoricamente dovrebbero scansarci da questo pericolo (avete mai giocato a Civilization?). L’uomo del 21esimo secolo però ha un bisogno primario che una volta non aveva, ovvero quello dell’energia: su questo punto siamo dipendenti e vulnerabili. Leggevo proprio oggi che una scuola sta pensando di riproporre la DAD il sabato per poter razionare l’energia.

L’ascesa al potere della destra è un altro parallelismo che si viene a creare: quando le cose peggiorano la colpa viene data sempre ai cambiamenti portati dai progressisti, e ci si affida ai conservatori come ci si affida all’ultima configurazione funzionante di un sistema informatico. Secondo gli analisti finanziari poi siamo di nuovo sull’orlo di una grande recessione, tipo quella del ’29. Infine mi colpisce molto che questa narrativa della chiesa ortodossa in Russia come ultimo baluardo contro la decadenza occidentale era presente tanto oggi come prima della Rivoluzione d’Ottobre.

Si sta formando una tempesta perfetta? Siamo dunque destinati a ripetere esattamente lo stesso percorso? Proprio lo stesso forse no; già abbiamo visto come le carestie, ad esempio, possano essere diverse nella sostanza. La diffusione di Internet poi impedisce di fatto il monopolio dell’informazione in un regime dittatoriale; e anche dove Internet viene completamente controllato come in Corea del Nord abbiamo assistito a fenomeni di lancio di chiavette USB dall’alto. Su Internet poi abbiamo costruito la blockchain di Bitcoin, che toglie agli Stati il monopolio della moneta (lasciate perdere poi tutta la fuffa che si è creata sul fenomeno, dalle ICO agli NFT).

Di una cosa possiamo essere certi: i flagelli prima o poi cesseranno. Magari con la guerra termonucleare globale, ma cesseranno. Tralasciando questa ipotesi catastrofista, dobbiamo aspettarci un periodo di rinascita. E quindi questo è il momento in cui bisogna cogliere le opportunità. Potrebbe sembrare un discorso cinico, visto che per un motivo o per un altro stiamo contando i morti. Ma il miglior modo per onorarli è scegliere come vivere.

2 thoughts on “Ora forse sì che ne possiamo uscire migliori

  1. E’ una visione “uomo occidentale centrica” e a tratti “Italiocentrica”.
    Prendi acluni casi specifici ed cadi nell’errore della generalizzazione:
    Il problema dell’energia c’è nel mondo occidentale e in particolare in Italia. Non a livello globale: la Russia ha riserve di Gas che riesce ad estrarre per 150 anni del consumo mondiale attuale.
    La diffusione di internet toglie il monopolio in teoria ma NON lo toglie di fatto. Perché se in teoria posso accedere alle fonti informative in libertà in pratica la maggioranza frequenta i social all’interno dei quali finisce in echo chambers informative in cui con piccole martellatine di censura i regimi dittatoriali ( di fatto anche se non di forma ) ottengono effetti amplificati di propaganda.
    Ascesa delle destre? La Germania è andata a sinistra dopo il ventennio di destra. Anche qui confondi l’Italia col mondo.
    Il bitcoin non toglie nessun monopolio a nessuno stato. Le banche centrali private lo fanno: se guarti in occidente, quale stato ha controllo della moneta?
    Gli NFT sono una cosa straordinaria e non fuffa.
    Anche le IPO sono ICO in cui però i token li gestisce una Borsa centralizzata, quindi di per se non sono truffe.

    CAPPO…

    • È una visione Ca’ Gallo – centrica, guarda cosa ti dico…

      Pensavo fosse banale sottolineare che i vari eventi non si presentavo ovunque con la stessa intensità: per dire, le hanno chiamate guerre “mondiali” ma in Australia e in Sudamerica mica si combatteva.

      Sul gas ho letto addirittura che in questo momento l’Italia sta facendo plusvalenza con le scorte di gas accumulate.

      Se è vero che Afd in Germania ha vissuto una battuta d’arresto è vero anche che in Polonia, Paesi Bassi, Grecia, Austria, Repubblica Ceca e Serbia la destra nazionalista cresce. In Francia la Le Pen ha perso, ma ha raggiunto un risultato record. Della Svezia avrai sentito sicuramente parlare. È un trend, ci sono alti e bassi, ma comunque crescente. Magari non come si pensava all’epoca dell’ascesa di Trump, Bolsonaro e Orban, ci sta.

      Certo che gli NFT sono straordinari: definire la proprietà nel digitale era qualcosa di impensabile. Ma ormai a questa parola è associata l’idea di “compro una jpeg e la rivendo a mille volte tanto”.

      Apprezzo molto il tuo sorprendente contributo, anche se mi tratti come uno che non capisce niente :*

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