Sembra che il monopolista de facto nel campo della ricerca web sia diventato particolarmente restio nell’indicizzarne di nuovi. E pensare che una volta mi indicizzava subito anche quelli che era meglio che evitasse, come i cloni dei siti in produzione per esigenze di test (il problema in questo caso è il rischio di penalizzazione per contenuti duplicati). In extrema ratio (wow, ho infilato due locuzioni latine in 3 frasi) mi trovo costretto ad usare il mio caro vecchio blog per “stuzzicare” l’appetito dello spider.
Il primo sito che voglio che venga indicizzato è quello della Macelleria Bartolucci, il paese dove risiedo; sono pure lo sponsor di maglia del Ca’ Gallo. Avevo promesso a me stesso di non realizzare più siti, ma qui serviva giusto una pagina per pubblicare un comunicato e qualche foto; non mi interessa che la visitiate, ma se passate da queste parti visitatela fisicamente e acquistate.
L’altro sito invece è quello della Terrazza Les Etoiles, un ristorante di Roma con vista spettacolare e menù di mare e di terra. Due dimensioni opposte per un’unica esigenza, quella del mangiare.
Oramai a Google non interessano questi “pesci piccoli”, me ne sono accorto anch’io. Perché non producono nessun beneficio economico per il gigante di Mountain View. Anche con le recensioni, ad esempio, se qualcuno ti lascia un parere negativo fasullo (magari è un tuo concorrente con il dente avvelenato), mica lo rimuovono. T’arrangi, ti diranno. Peccato, perché negli anni d’oro del pagerank, era tutto così diverso… ora si pensa solo al portafogli.
Thank you!