A me non disturba essere contattato telefonicamente per offerte commerciali. Se uno può risparmiare qualcosa, ben vengano. Il numero del mio ufficio (0722 59347) fa addirittura parte di quelli “riassegnati”, e quindi mi becco pure le offerte destinate al precedente intestatario. Sono proprio un ragazzo fortunato.
Per quello che riguarda la telefonia, sono a posto per un bel po’. Con Telecom pago quasi 200 euro a bimestre ma ho:
- ADSL a 20 mega
- telefonate gratuite a fissi e cellullari TIM
- router e computer portatile a disposizione
In particolare se dovessi decidere di cambiare compagnia dovrei pagare in un’unica soluzione tutte le rate del portatile, quindi è logico che io risponda sempre che non posso considerare il cambio, anche perché l’ADSL funziona in maniera fenomenale.
Tuttavia ieri ho avuto a che fare con un operatore di call center che mi ha chiamato per conto di Vodafone e che mi ha tenuto al telefono per 5 minuti. Non ho capito se era maschio o femmina, aveva un accento a metà tra il portoghese e il piemontese e mi ha sconvolto arrivandomi a dire la frase che dà il titolo a questo pezzo. Alla fine ho appoggiato la cornetta sul tavolo e ho lasciato parlare. Successivamente sono stato richiamato altre due volte nel giro di un minuto, ma da un’altra persona. Ho risposto senza dire una parola.
Mi è dispiaciuto comportarmi da maleducato ma mi sono sentito aggredito. Di recente ho fatto un acquisto a seguito di una chiamata a freddo, trovandomi di fronte ad un’offerta presentata con gentilezza e che andava a coprire un bisogno reale, ma di solito mi diverto in questi casi, come quella volta che ho messo in imbarazzo una tipa di Sky citando il commissario Nico Giraldi: “La sera torno tardi. Non guardo la TV ma mi infilo direttamente nel letto, con mia moglie combino quello che posso e poi dormo“. Ma non posso sempre avere la battuta pronta e questa volta si potrebbe addirittura parlare di stalking.
Picture credits: Ian Sane
Poverini… vengono pagati con un fisso mensile (sufficiente per una pausa caffè, a giorni alterni) e con provvigioni sul venduto.
Io la risolvo così: appena si sono presentati rispondo educatamente, con tono dispiaciuto/convincente «Grazie, ho già valutato le vostre offerte e non rispondono alle mie esigenze, buon lavoro e grazie comunque», evitando di far perdere tempo a loro (che così possono passare a un’altra chiamata) e a me stesso (se il prodotto pubblicizzato non mi interessa).
Con una risposta simile rilevo un “tasso di riaggancio” del 99,99%, senza passare per maleducato.
Anche io lo faccio Vincenzo ma questa volta non è servito: “io voglio lavorare con lei, lei mi deve far fare il mio lavoro e lasciar dire la mia offerta, senza nessun obbligo”
Questa è l’ultima telefonata che ho ricevuto da Telecom (o chi per loro)
Operatore: Buongiorno la chiamo per proporle una vantaggiosissima offerta per rientrare in Telecom risparmiando notevolmente rispetto al suo attuale gestore, posso chiederle quanto paga ora?
Io: 18€ al mese
Operatore: (silenzio imbarazzato) ah… ok… allora la saluto (riaggancia)
L’offerta che mi voleva fare doveva essere davvero vantaggiosa…
@Michele
ma paghi davvero 18 euro al mese o era un mezzo per salutare il centralinista?
Stessa cosa sentita anche io!! rispondendo una cifra più bassa inventata tipo 9 euro al mese non hanno detto più nulla 🙂
Certamente sono persone che lavorano (anzi che vengono sfruttate) per cui non ha senso trattarle male, ma certamente qualche scherzo telefonico (fatto a loro) o astuzia, ben pareggia a volte la loro insistenza.