Esistono due modi per affrontare i problemi.
Il primo modo consiste nel mettersi a piangere per cercare di attirare l’attenzione, salvo poi buttarsi nel letto e affogarsi di qualsiasi cosa che capiti a tiro, a patto che sia in grado di alterare la nostra percezione della realtà.
L’altro modo è più complesso, ma c’entra con il fatto che io sia in ufficio di domenica mattina, con una serie di progetti da portare avanti e ottime prospettive di crescita.
Di questi due modi, io preferisco il secondo, perché l’unico costo che mi chiede è la rinuncia di rimanere vincolato a degli schemi e perché mi permette di risolverli veramente i problemi, per stare poi con le persone che amo.
Aggiornamento del 15 gennaio 2021
Il secondo modo è migliore del primo anche perché il primo modo porta alla malattia mentale.
“Not my problem” by Thomas Hawk