Devo dire la verità: ultimamente non uso più Delicious, piattaforma sulla quale memorizzavo le risorse più utili per poterle avere a disposizione sia sul portatile che sul desktop. Però la sua chiusura rappresenta per me uno shock. La struttura a tag mi permetteva di recuperare con facilità le pagine salvate come preferite, e anche di farle conoscere agli altri. Tuttavia ci sono stati vari fattori che mi hanno portato ad abbandonare progressivamente Delicious, e più in generale i bookmarks o segnalibri:
- L’estrema efficienza di Google. Basta ricordarsi due o tre parole, o magari una frase esatta, per ritrovare un sito che ci aveva colpito.
- La pagina iniziale di Chrome. Gli 8 siti che visito più spesso sono a disposizione non appena apro il browser, che senso ha memorizzarli? E’ giusto fra l’altro ricordare che tale caratteristica è stata inventata da Opera, il browser innovatore per eccellenza.
- L’auto-completamento che cerca nella cronologia. Scrivendo due-tre lettere saltano fuori i risultati attinenti nella cronologia…
- La rapida obsolescenza. Lavorando nel web, mi rendo conto che un tutorial diventa vecchio nel giro di sei mesi. Non ha molto senso salvarselo
- La pagina “Vita digitale” di questo blog, dove salvo tutto quello che è attinente al mio percorso nell’informatica.
Le alternative a Delicious ci sono, ma a questo punto mi interrogo sul percorso che ha fatto Yahoo! in questi anni. E’ sempre stata presente nell’epoca dell’Internet di massa e ne ha contribuito alla diffusione. Grazie ai soldi accumulati ha potuto comprare servizi brillanti come Delicious appunto e Flickr, rendendone però incerto il futuro. Ha iniziato a licenziare dipendenti.
Mi sbaglierò, ma ho paura che Yahoo! rappresenti per il web quello che Commodore è stato per gli home computer. Quella volta a farne maggiormente le spese fu purtroppo l’Amiga.
1 thought on “Addio segnalibri, addio Delicious. E Yahoo?”